martedì 27 novembre 2012

Pizzeria Nerone

Via del Moro 43, 00153 Roma, Italia

Zona: Trastevere

Tel.:  06 58301756

Tipo di cucina : pizzeria

Fascia di prezzo : media

Parcheggio: ztl 


Valutazione complessiva : 3/5


Un buon locale dove fermarsi per mangiare una pizza napoletana ben fatta è sicuramente Nerone, una pizzeria nel cuore della movida trasteverina. L’ambiente è decisamente semplice e spartano, lunghi tavoli di legno ricoperti da tovagliette di carta spessa tipica di rosticceria.Per iniziare vi consigliamo di scegliere il cartoccio, un cono di carta che racchiude tutti i classici fritti come supplì, fiori di zucca, olive ascolane, mozzarelline, zeppole. Le dosi sono per due persone, quindi regolatevi in base a quanti siete.
Per le pizze o i calzoni c’è solo l’imbarazzo della scelta: il menù è molto ricco, il forno è a legna e si sente, forse le dimensioni sono leggermente più piccole della media standard ma le pizze sono stracariche. 
Noi abbiamo provato la Caprese (bufala - pomodoro- pachino- origano- sale- olio- basilico tutto a crudo!!) la Nerone (mozzarella- pomodoro- lnduia) la Seneca (mozzarella- friarielli - salsiccia- parmigiano) e la Boscaiola (mozzarella - funghi-salsiccia ).
La pizza è alta alla napoletana e digeribile.

Tempi di attesa tra antipasto e pizza un po’ eccessivi, quasi 40 minuti, forse dipende dal servizio pizza take away che rallenta la gestione delle ordinazioni. Da bere birre in lattina o alla spina, vini, amari, caffè e per concludere,se ce la fate, dolci fatti in casa da provare.
http://www.pizzerianerone.com/

lunedì 19 novembre 2012

Hostaria Pizzeria Giacomelli



Via Emilio Faa di Bruno 25, 00195 Roma
 
Zona: Prati – Delle Vittorie



Tel.:  06 372 5910
Tipo di cucina : trattoria e pizzeria

Fascia di prezzo : media

Parcheggio: non impossibile

Valutazione complessiva : 2/5


Giacomelli è una vera hosteria romana, di quelle di una volta, che al giorno d’oggi si contano sulle dita di una mano. Lo stile è molto simile a “Remo” a Testaccio o a “I Marmi” a Trastevere: tovaglie di carta, posate e bicchieri da una parte (spetta al cliente apparecchiare) servizio fast and furious, dovuto anche all’inesorabile fila che attende pazientemente il proprio turno fuori dal locale. Le pizze sono proposte in tre dimensioni: piccola (forse per i bambini) media e grande (la “pizza mostro” che costa decisamente tanto visto che altro non è che una pizza romana ancora più sottile dato che l’impasto è sempre quello,ma viene steso ancora di più).
Un po’ scomodi i piatti che sono in metallo e rendono poco pratico il taglio della pizza, manca poi la birra alla spina e la scelta è limitata a due marche in bottiglia. Gli antipasti sono nella norma, peccato che quasi tutti i fritti siano surgelati, come segnalato nel menù.
Dalla serie cotto e mangiato, in un ora siamo riusciti a fare tutto: fila, ordinazione, cena, conto con fattura.

martedì 13 novembre 2012

Il Maggiolino - Ristorante Pizzeria



Via Alessandro Cruto 9, 00146 Roma, Italia


Zona:  Marconi

Tel.:  06 5574484

Tipo di cucina : pizzeria, ristorante e piatti per celiaci

Fascia di prezzo : media

Parcheggio: nella norma

Valutazione complessiva : 3/5

Il Maggiolino è la tipica pizzeria/ristorante che vedendola da fuori non ti invoglia molto a entrare, complice la parte esterna realizzata con tende mobili in plexiglass e plastica trasparente che onestamente fanno molto “cheap”.
La sorpresa arriva invece quando si iniziano a provare le sue prelibatezze. Abbiamo infatti scoperto che le loro sfogliatine di patate sono richiestissime e molta gente viene da tutta Roma per provarle e in effetti sono molto buone e fungono in maniera eccellente da “appetizer”. Sembrano le classiche pringles, sottili e con poco sale ma soprattutto non affogano nell’olio, si mandano giù con facilità e con gusto.
Noi abbiamo provato entrambe le volte le pizze: quest’ultime sono tirate “alla romana”, quindi molto basse e scrocchiarelle. Abbiamo notato poi che non lesinano negli ingredienti, infatti la nostra funghi e salsiccia risultava molto ben condita, addirittura con un filo di olio a crudo a fine cottura che la rende deliziosa. Anche la margherita e la napoli non sono male, anzi risultano salate il giusto e abbondantemente condite.
Le uniche note stonate sono arrivate con le bruschette e la cameriera: quest’ultima infatti ci ha servito in una sola volta l’antipasto e subito dopo la pizza senza un minimo di distanza tra le due portate. Inoltre la bruschetta alla crema di olive ci è sembrata un po’ dozzinale e preparata senza una cura particolare.

Ah dimenticavamo di dirvi che il locale è risultato molto rumoroso, i tavolini sono tanti e molto vicini tra loro, si riusciva a stento a conversare al tavolo!
Segnaliamo infine che la cucina è adatta anche per persone celiache, infatti i camerieri chiedono prima delle ordinazioni se si desidera mangiare con o senza glutine. Nel secondo caso, ogni piatto avrà una simpatica bandierina per segnalare che il pasto è per celiaci.

In definitiva possiamo consigliare una visita al Maggiolino, evitando forse il sabato sera quando è veramente pieno. Consigliata sempre la prenotazione se siete più di 2 o 3 commensali.

domenica 4 novembre 2012

Ristorante Il Baccanale



Via Cassia, km. 29.200

Zona:  Poggio dell’Ellera - Campagnano

Tel.:  06.9041380

Tipo di cucina : pizzeria e trattoria romana

Fascia di prezzo : media

Parcheggio: ampio

Chiuso: Lunedì

Valutazione complessiva : 2/5

 


Situato sulla cassia veientana, proprio all’imbocco della frazione di Poggio dell’'Ellera nel comune di Campagnano di Roma, il ristorante “il Baccanale” offre piatti di carne e pesce fresco in un ambiente rustico e confidenziale. Il locale si caratterizza per specialità di carne danese, nazionale e argentina mentre la sera è anche pizzeria con possibilità di gustare pizze cotte con forno a legna.  Noi lo abbiamo provato a pranzo optando per i classici tonnarelli cacio e pepe, pappardelle di cinghiale, spaghetti ai funghi porcini, mezze maniche radicchio e gorgonzola e il timballo. Di secondo un piatto di salcicce ai ferri accompagnato da patate al forno e grigliata mista di carne. Il cibo è sicuramente di buona qualità, i tonnarelli e le mezze maniche erano ottimi, mentre il ragù sapeva poco di cinghiale, il timballo ce lo aspettavamo rosso anziché bianco. Le salsicce erano molto buone ma poco cotte, nonostante ci abbiano fatto attendere quasi un’ora tra i primi e i secondi. La grigliata era scarsetta, le patate non proprio calde. Oltre ai tempi di attesa biblici (con solo 3 tavoli da servire) un difetto non trascurabile è il servizio che non è dei migliori: camerieri  incalzanti e poco disponibili a rispondere alle tipiche domande sul piatto del giorno o ad esaudire semplici richieste ( è così assurdo chiedere che il caffè sia macchiato?!). Insomma se capitate da queste parti il ristorante merita una sosta, anche per l’ampio parcheggio e la location immersa nel verde, magari nel frattempo i proprietari hanno capito che il personale, dispiace dirlo, non è proprio il massimo della professionalità

sabato 27 ottobre 2012

La Verace - Pizzera napoletana



Via Nemorense 101, 00199

Zona:  Trieste - Nemorense

 

Tel.:  06.86328665

Tipo di cucina : pizzeria napoletana

Fascia di prezzo : media

Parcheggio: difficoltoso

Valutazione complessiva : 2/5

Su consiglio di amici ci siamo ritrovati un sabato sera in questa pizzeria napoletana a due passi da viale Eritrea. Il locale presenta due sale, un piano a livello della strada ed un altro sotto. Inizialmente, non avendo prenotato, l’unico tavolo libero era proprio di fronte al forno a legna ma, dopo poco che ci eravamo seduti, la temperatura era diventata insopportabile. Ci hanno fatto accomodare al piano di sotto, dove si stava decisamente più freschi ed erano accesi anche i televisori sulla partita di campionato (inspiegabilmente spenti al primo piano). Decidiamo di ordinare, il cameriere ci fa presente che il ristorante offre un menù del giorno con una selezione di piatti e pizze extra rispetto a quelle sempre disponibili. Iniziamo con gli antipasti, prendiamo un gran misto di sfizi (danubio, pizza con scarola, gateau di patate e casatiello) e due scugnizzielli, cioè strisce di pasta da pizza fritte e servite con pomodori tagliati a tocchetti. Poi passiamo alle pizze, oltre alle classiche capricciosa, nobile, gorgonzola, ordiniamo una boscaiola versione rossa e una deliziosa, chiedendo se lo speck possa essere sostituito con il prosciutto cotto. Il proprietario, senza nemmeno un pezzo di carta, ci rassicura che non ci sono problemi e prende “a memoria” le ordinazioni.  Arrivano gli antipasti, gli scugnizzielli sono abbondanti ma non si capisce bene se la porzione è una oppure due, mentre il gran misto di sfizi è decisamente poco ricco: il danubio (rustico contraddistinto da una pasta morbida e dolce, tipo brioche, e un ripieno salato, fatto di salumi e formaggio) è tutta brioche e niente prosciutto, la pizza con scarola invece si discosta leggermente dalla ricetta tradizionale… buono il gateau di patate e anche  il casatiello (torta salata con formaggio, salame e pancetta) era gustoso. Ogni antipasto viene 12 euro, un tantino eccessivo per il contenuto non molto generoso. Ma l’apice della serata la raggiungiamo all’arrivo delle pizze. Con abbondante ritardo ecco arrivare una dopo l’altra la nobile, la capricciosa, la gorgonzola, la deliziosa rigorosamente allo speck e la boscaiola bianca!!! Protestiamo con il cameriere che sembra non sapesse nulla delle nostre richieste, anzi candidamente ci dice che il prosciutto cotto non ce l’hanno proprio e che la boscaiola non sapevano fosse rossa, ma non c’è problema si può rifare. Dopo nemmeno 5 minuti eccola tornare, stavolta rossa, ma è chiaro che la pizza non è stata rifatta ma è semplicemente stata corretta con il pomodoro… infatti la base è bella bruciata e i funghi e le salcicce sono sparite, sommerse dalla passata.
Visto il trattamento, ci risparmiamo il dolce, optando per una pasta fresca da Romoli.
Che altro aggiungere? Sicuramente non ci torneremo, di pizzerie napoletane se ne trovano quante ne volete, ovviamente non sappiamo come sia la cucina ma al momento lasciamo a voi la curiosità di provarla.

sabato 28 luglio 2012

Eataly Roma


Piazzale XII Ottobre 1492

Zona: Air Terminal Ostiense

Tel.: 06 90279201

Tipo di cucina : ristorante e pizzeria

Fascia di prezzo : media alta

Parcheggio: facile

Chiuso: Mai, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 24 no stop

Valutazione complessiva : 3/5

Non è passato neanche un mese che Eataly si sta rivelando un successo. I numeri parlano chiaro: 17.000 mq su 4 piani, il 60% dedicati alla vendita del cibo e il restante alla ristorazione e alla didattica.
Nello specifico 23 luoghi di ristoro, 40 aree dove imparare a conoscere e preparare il cibo, 8 aule, 14.000 prodotti in vendita, 500 collaboratori, 8 zone di produzione a vista, sale riunioni e aree congressi.
La sensazione è quella di essere in un tempio del gusto,dove tutto è rigorosamente MADE IN ITALY (quindi non chiedete prodotti come la cocaola, sarebbe quasi blasfema una richiesta di questo genere!). Girando per i vari settori, troviamo reparti specifici per ogni prodotto:  latte biologico, mozzarella di bufala, yogurt, miele, cioccolato, pane cotto sulla pietra, pasta di ogni tipo e forma, prosciutti, salami, parmigiano, formaggi ma anche frutta e verdura fresca. Numerosi sono i punti ristoro; la piadineria, la pizzeria, la birreria, per citarne alcuni.
Noi abbiamo provato sia la pasta con sugo di terra (paccheri un pò troppo al dente ma con abbondante ragù alla bolognese) sia la pizza napoletana, croccante, con fiordilatte pomodori e olio extravergine d’oliva rigorosamente di qualità italiana (e si sente). Con una birra da 33 cl e una bottiglia d'acqua abbiamo speso 10 euro a testa compreso il coperto, (ma sbaglio o c'è una legge che lo vieta?).
Continuando il nostro giro, su e giù per i quattro piani in cui si articola questo complesso adibito a regno del cibo italiano doc, ci ritroviamo nel reparto libri (dalle ricette della Parodi ai consigli di Alessandro Borghese) e oggetti per la cucina ( piatti, forchette, formire per muffin etc). L'impressione complessiva è buona, i prezzi sono a volte un pò alti,ma i prodotti ci sembrano veramente gustosi ma sopratutto freschi. Il luogo è ben tenuto, pulito e accogliente, anche i dipendenti sembrano essere a loro agio in questa struttura.
Sul sito internet è possibile trovare diverse proposte di menù senza dover necessariamente spendere tutto lo stipendio, giusto per potersi fare da casa un'idea su cosa mangiare.http://www.roma.eataly.it/

sabato 9 giugno 2012

Bruno ai Quattro Venti

Viale dei Quattro Venti, 172/A

Zona: Monteverde Vecchio

Tel.:  06.5806196

Tipo di cucina : romana e pizzeria

Fascia di prezzo : media

Parcheggio: non facile

Chiuso: Lunedì

Valutazione complessiva : 2/5

Un commento a bruciapelo? Una delusione!
Conoscevamo di fama questo ristorante che dal 1962 offre una varietà di piatti tipici romani e abruzzesi proprio nel cuore del quartiere Monteverde Vecchio. Il locale, curato e accogliente, è a conduzione familiare e presenta oltre che a un’ampia sala interna, una serie di tavoli all’aperto, sicuramente da preferire dato che l’aria condizionata è tenuta “a palla” e diventa alla lunga fastidiosa.
Ma veniamo al motivo della nostra delusione. Siamo stati un venerdì sera con la voglia di mangiare una bella pizza cotta a legna e su consiglio di amici, che l’avevano provata qualche anno prima, eravamo abbastanza sicuri di uscire soddisfatti. Ordiniamo un fritto per antipasto e delle pizze non particolarmente elaborate (salciccia e mozzarella, margherita con bufala doc, capricciosa) oltre all’immancabile birra e cocacola.
Dopo un quarto d’ora arrivano i supplì e orrore, sono sciapi, senza ragù, con la mozzarella che non fila e una panatura spessa e decisamente infuocata! Insomma peggio di quelli surgelati del todis (che anzi di qualcosa sicuramente sanno). Restiamo perplessi, di sicuro sono fatti in casa, ma cotti precedentemente e riscaldati al momento (altrimenti la mozzarella si sarebbe sciolta). Il risultato finale è davvero scadente.
Passa un’ora, ma delle pizze neanche l’ombra. Il ristorante non è del tutto pieno, come mai questo ritardo? Scopriamo che la precedenza viene data ai clienti che ordinano il take away a discapito di chi è seduto al tavolo e aspetta pazientemente. Lo stesso cameriere che ci serve si rende conto della nostra attesa e si scusa promettendoci che le pizze stanno per arrivare. Quando arrivano sembrano la copia dei supplì: sciapi, insapori… niente di entusiasmante  (la sottoscritta lascia pure la pizza senza finirla).
Ora i casi sono due: è cambiato lo staff in cucina oppure la qualità generale del ristorante è terribilmente scaduta? Sicuramente una serata no può capitare anche al miglior locale e probabilmente noi siamo capitati in una di quelle.
Non ci sentiamo di sconsigliarlo definitivamente, magari se qualcuno di voi ci capita, può dire la sua e smentirci o confermare la nostra impressione, faceti sapere insomma!

mercoledì 30 maggio 2012

L'antico Tevere


Via Portuense 45, 00153

Zona: Trastevere – Porta Portese  

Tel.:  06.5816054

Tipo di cucina : mediterranea

 Fascia di prezzo : media

Parcheggio: normale

Valutazione complessiva : 2/5


 Situato a Trastevere nel cuore di Porta Portese, questo ristorante ha il suo punto di forza in un’ampia terrazza panoramica sul fiume di Roma. La cucina propone piatti mediterranei a base di pesce, carni oltre ai primi e gli immancabili dolci.
Il motivo che ci ha spinto a prenotare un sabato sera all’Antico Tevere è stata la possibilità di scegliere tra il menu ristorante a 25.00 euro e il menu pizzeria a 12.00 euro. Abbiamo optato per il secondo tipo di menu visto che il locale dispone di un forno a legna e prepara l’impasto delle sue pizze rispettandone la naturale lievitazione (almeno così riportano sul loro sito internet).
Abbiamo trovato il locale superaffollato, sfortunatamente non abbiamo potuto mangiare all’aperto perché pioveva molto, ma la location rispetta le attese: sicuramente da provare all’ora di pranzo oppure in una serata estiva. 

La prima delusione l’abbiamo al momento dell’ordinazione: la cameriera ci spiega che non è piu possibile scegliere tra i due antipasti indicati sul sito (Crudo di prosciutto e bufala campana o fritti) obbligandoci a prendere la frittura. Niente birra alla spina, solo bottiglie da 66 o lattine di cocacola.
Per le pizze la scelta è tra napoli, margherita, capricciosa, diavola, funghi, ortolana.
Ordiniamo e dopo una ventina di minuti arriva l’antipasto: supplì, crocchette, fiore, mozzarelline e olive ascolane. Tutto buono a prima vista, ma al momento dell’assaggio qualcuno si rivela freddo!
E non c’è niente di peggio di un supplì con la mozzarella rappresa (altro che “supplì al telefono”) o di una crocchetta con il ripieno di patate tiepido.
Sperando di rifarci con le pizze, anche qui rimaniamo un po’ insoddisfatti: le dimensioni sono abbastanza contenute (chiamiamole pizzette!) e l’impasto è decisamente croccante, ma almeno sono calde.
La nota positiva invece arriva con il dolce: prendiamo una panna cotta con nutella fantastica e una mega coppa di fragole con gelato alla crema.
Concludendo il posto è carino, ma forse non è l’ideale come pizzeria. Certo a 12 euro (escluse le bevande) offre un menù completo, ma con i difetti che abbiamo evidenziato. 

giovedì 19 aprile 2012

Ristorante al porto da Angelo & Ciro

Riviera Zanardelli n.25/27 - Angolo Piazza Garibaldi

Zona: Anzio Porto 

Tel.:  06.9831613

Chiuso : Giovedì

Tipo di cucina : Specialità marinare

 Fascia di prezzo : media


Parcheggio: normale

Valutazione complessiva : 3/5

Quest’oggi torniamo alla cucina italiana e vi parliamo del ristorante “da Angelo e Ciro al porto” di Anzio. All’arrivo il nostro pranzo sembrava iniziare nel peggiore dei modi, in quanto nonostante la prenotazione fatta 3 giorni prima inspiegabilmente il nostro tavolo non c’era.
Dopo un attesa di 5 minuti il malinteso è rientrato e ci siamo accomodati in un tavolo esterno, che, complice la giornata primaverile e soleggiata, si è rivelata una scelta “azzeccata”.
Passiamo al menù. Si poteva scegliere o quello  a prezzo fisso o alla carta.
Sinceramente quelli imposti non mi sono mai piaciuti per questo ho preferito scegliermi i piatti da solo!
Come non testare un ristorante di pesce iniziando con un bel piatto di spaghetti alle vongole?Detto fatto!
Però sorpresa delle sorprese non erano in menù, quanto meno strano per un must della cucina marinara.
In compenso la pietanza è risultata ben fatta, la pasta sembrava quasi fatta a mano, le vongole erano abbondanti e senza quella fastidiosa sabbiolina che scrocchia in mezzo ai denti.
Abbiamo continuato con una frittura di pesce gamberi e calamari, anch’essa ben eseguita poiché non è risultata pesante e la doratura era bella chiara. Sintomo che l’olio di frittura viene cambiato spesso! I dolci invece sono stati provati dal resto della ciurma che era con noi, i quali non hanno avuto espressioni di giubilo…in una parola erano nella norma!
Per il vino, ricordiamo che ci è stato servito un ottimo bianco “autoctono” in bottiglia, chiamato “Cacchione” per chi vuole provarlo!
In definitiva ci sentiamo di consigliarlo quando vi trovate dalle parti del litorale anziate, mi raccomando non vi sbagliate perché sulla stessa via non ci sono solo Angelo e Ciro!