Via Nemorense 101, 00199
Zona: Trieste - Nemorense
Tel.: 06.86328665
Tipo di cucina : pizzeria napoletana
Fascia di prezzo : media
Parcheggio: difficoltoso
Valutazione complessiva : 2/5
Su consiglio di amici ci siamo
ritrovati un sabato sera in questa pizzeria napoletana a due passi da viale
Eritrea. Il locale presenta due sale, un piano a livello della strada ed un
altro sotto. Inizialmente, non avendo prenotato, l’unico tavolo libero era
proprio di fronte al forno a legna ma, dopo poco che ci eravamo seduti, la
temperatura era diventata insopportabile. Ci hanno fatto accomodare al piano di
sotto, dove si stava decisamente più freschi ed erano accesi anche i televisori
sulla partita di campionato (inspiegabilmente spenti al primo piano). Decidiamo
di ordinare, il cameriere ci fa presente che il ristorante offre un menù del
giorno con una selezione di piatti e pizze extra rispetto a quelle sempre
disponibili. Iniziamo con gli antipasti, prendiamo un gran misto di sfizi (danubio, pizza con scarola, gateau di patate e casatiello)
e due scugnizzielli, cioè strisce di pasta da pizza fritte e servite con pomodori
tagliati a tocchetti. Poi passiamo alle pizze, oltre alle classiche capricciosa, nobile, gorgonzola,
ordiniamo una boscaiola versione rossa
e una deliziosa, chiedendo se lo
speck possa essere sostituito con il prosciutto cotto. Il proprietario, senza
nemmeno un pezzo di carta, ci rassicura che non ci sono problemi e prende “a memoria”
le ordinazioni. Arrivano gli antipasti,
gli scugnizzielli sono abbondanti ma non si capisce bene se la porzione è una
oppure due, mentre il gran misto di sfizi è decisamente poco ricco: il danubio (rustico contraddistinto da una
pasta morbida e dolce, tipo brioche, e un ripieno salato, fatto di salumi e
formaggio) è tutta brioche e niente prosciutto, la pizza con scarola invece si discosta leggermente dalla ricetta
tradizionale… buono il gateau di patate e
anche il casatiello (torta salata con formaggio, salame e pancetta) era
gustoso. Ogni antipasto viene 12 euro, un tantino eccessivo per il contenuto
non molto generoso. Ma l’apice della serata la raggiungiamo all’arrivo
delle pizze. Con abbondante ritardo ecco arrivare una dopo l’altra la nobile,
la capricciosa, la gorgonzola, la deliziosa rigorosamente allo speck e la boscaiola
bianca!!! Protestiamo con il cameriere che sembra non sapesse nulla delle
nostre richieste, anzi candidamente ci dice che il prosciutto cotto non ce
l’hanno proprio e che la boscaiola non sapevano fosse rossa, ma non c’è
problema si può rifare. Dopo nemmeno 5 minuti eccola tornare, stavolta rossa,
ma è chiaro che la pizza non è stata rifatta ma è semplicemente stata corretta
con il pomodoro… infatti la base è bella bruciata e i funghi e le salcicce sono
sparite, sommerse dalla passata.
Visto il trattamento, ci risparmiamo il dolce, optando per una pasta fresca da
Romoli.
Che altro aggiungere? Sicuramente non ci torneremo, di pizzerie napoletane se
ne trovano quante ne volete, ovviamente non sappiamo come sia la cucina ma al
momento lasciamo a voi la curiosità di provarla.