
Zona: Anzio Porto
Tel.: 06.9831613
Chiuso : Giovedì
Tipo di cucina : Specialità marinare
Fascia di prezzo : media
Parcheggio: normale
Valutazione complessiva : 3/5
Quest’oggi torniamo alla cucina italiana e vi parliamo del
ristorante “da Angelo e Ciro al porto” di Anzio. All’arrivo il nostro pranzo
sembrava iniziare nel peggiore dei modi, in quanto nonostante la prenotazione
fatta 3 giorni prima inspiegabilmente il nostro tavolo non c’era.
Dopo un attesa di 5 minuti il malinteso è rientrato e ci
siamo accomodati in un tavolo esterno, che, complice la giornata primaverile e
soleggiata, si è rivelata una scelta “azzeccata”.
Passiamo al menù. Si poteva scegliere o quello a prezzo fisso o alla carta.
Sinceramente quelli imposti non mi sono mai piaciuti per questo ho preferito scegliermi i piatti da solo!
Come non testare un ristorante di pesce iniziando
con un bel piatto di spaghetti alle vongole?Detto fatto!
Però sorpresa delle sorprese non erano in menù, quanto meno strano per un must della cucina marinara.
In compenso la pietanza è risultata ben fatta, la pasta sembrava quasi fatta a mano, le vongole erano abbondanti e senza quella fastidiosa sabbiolina che scrocchia in mezzo ai denti.
Abbiamo continuato con una frittura di pesce gamberi e calamari, anch’essa ben eseguita poiché non è risultata pesante e la doratura era bella chiara. Sintomo che l’olio di frittura viene cambiato spesso! I dolci invece sono stati provati dal resto della ciurma che era con noi, i quali non hanno avuto espressioni di giubilo…in una parola erano nella norma!
Sinceramente quelli imposti non mi sono mai piaciuti per questo ho preferito scegliermi i piatti da solo!

Però sorpresa delle sorprese non erano in menù, quanto meno strano per un must della cucina marinara.
In compenso la pietanza è risultata ben fatta, la pasta sembrava quasi fatta a mano, le vongole erano abbondanti e senza quella fastidiosa sabbiolina che scrocchia in mezzo ai denti.
Abbiamo continuato con una frittura di pesce gamberi e calamari, anch’essa ben eseguita poiché non è risultata pesante e la doratura era bella chiara. Sintomo che l’olio di frittura viene cambiato spesso! I dolci invece sono stati provati dal resto della ciurma che era con noi, i quali non hanno avuto espressioni di giubilo…in una parola erano nella norma!
Per il vino, ricordiamo che ci è stato servito un ottimo bianco
“autoctono” in bottiglia, chiamato “Cacchione” per chi vuole provarlo!
In definitiva ci sentiamo di consigliarlo quando vi trovate
dalle parti del litorale anziate, mi raccomando non vi sbagliate perché sulla
stessa via non ci sono solo Angelo e Ciro!